Guida all’acquisto di un paio di cuffie adatte ai propri bisogni

Donatella Assunta

Scegliere una cuffia non è un’esperienza semplice. Basta iniziare ad avventurarsi in questo mondo per scoprire una realtà complessa, fatta di modelli, categorie e una gran quantità di dati tecnici. Come per tutte le cose legate alla tecnologia, i supporti audio si aggiornano spesso, sviluppando nuove specifiche e creando nuovi standard. 

Negli ultimi anni, complice anche la pandemia, le cuffie hanno cominciato ad avere un ruolo sempre più centrale nella vita di molte persone. Il livello di personalizzazione dei modelli è aumentato, portando alla creazione di concept più definiti, che possano essere omnicomprensivi.

Abbiamo fatto qualche ricerca nel settore, al fine di stilare una piccola guida per i bisogni di chi vorrebbe migliorare la qualità del suo ascolto, ma è ancora agli inizi.

Come scegliere il tipo di cuffie che fanno per te?

Basta andare per ordine e crearsi uno schema mentale. Attualmente, non volendo essere pignoli, possiamo dire che esistono tre tipologie differenti di cuffie:

In-ear

Dette anche cuffie intrauricolari. Inizialmente poco usate, hanno raggiunto la massima espansione durante la fine degli ani ’90, diventando l’auricolare in dotazione nei telefonini, e anche quello di più largo uso.

Si posizionano direttamente nella conca del padiglione ed eccellono nella legerezza e nella praticità. Poiché vanno a “chiudere” l’orecchio vicino al timpano, un cattivo uso può provocare infezioni di varia entità e, nei casi peggiori, danni anche permanenti.

Tipologie come l’Mdr-Ex15Ap hanno un buon attacco jack, un tasto sul cavo e sono spesso in sconto. Disponibili in vari colori, hanno un piccolo rilievo nel pod sinistro, in modo da poter essere indossate correttamente anche senza bisogno di vederle. La performance è modesta, con un’impedenza sui 16 Ohm e una sensibilità di circa 100 db/mW. 

Esistono anche modelli di fascia superiore, con i gommini in silicone o memory foam, cablati e wireless.

On-ear

Dette anche cuffie sovraurali, hanno due padiglioni collegati da un archetto regolabile a scorrimento, per sistemare l’altezza a piacere quando si appoggiano sopra le orecchie. 

Rispetto all’auricolare, molti modelli perdono in isolamento del suono, ma sono meno soggetti a spostamenti e cadute. Ci sono modelli pieghevoli, che stanno diventando sempre più comuni, per facilitare il trasporto e spesso hanno il microfono integrato. La parte esterna dei padiglioni tende a usurarsi col tempo.

Modelli come il Sony MDR-ZX110 sono tra i più venduti, poiché hanno una tenuta di bassi e medi superiore rispetto ad altre cuffie di stessa fascia. Il resto del modello è abbastanza comune, pieghevole e con driver dinamici al neodimio di 30mm, per dare un suono pieno all’ascoltatore. Hanno sensibilità di 98 dB, impedenza di 24 Ohm e risposta in frequenza di 12–22.000 Hz.

Over-ear

Sono le cuffie professionali, dette anche circumaurali. Come si può intuire, sono la versione potenziata delle on-ear. Ne esistono varie tipologie. Per lo più hanno i due padiglioni esterni sempre ad archetto ma che tendono ad avvolgere completamente le orecchie, garantendo isolamento e qualità del suono. Principalmente i modelli sono pensati per usi professionali in campo video, audio e del gaming, ma non mancano scelte create appositamente per gli amatori.

Modelli come il WH-1000XM4 sono dotati di DSEE Extreme per una qualità audio sempre al massimo,un’AI per la decompressione in tempo reale dei file, codec LDAC per la trasmissione di file audio via Bluetooth, compatibile con le tracce lossless in formato non compresso.

Sono inoltre incluse di multi-point connection, per connettersi contemporaneamente a due device, funzioni smart con machine learning per riconoscere l’ambiente esterno e memorizzare le preferenze di settaggio. Infine hanno l’assistente vocale integrato che si configura con quello dello smartphone al primo avvio.

Le over-hear, a loro volta, possono essere chiuse, con il massimo isolamento dall’esterno e soundstage ridotto; aperte, con soundstage più ampio e minore isolamento acustico; semiaperte o semichiuse, con vari livelli di compromesso tra soundstage ampio e isolamento acustico.

Una volta scelto il tipo di cuffie che ci interessa, bisogna cominciare a restringere ulteriormente il campo.

Fare attenzione alla stagione

È importante considerare anche il periodo dell’anno nel quale si sta effettuando la ricerca. Solitamente le aziende produttrici annunciano le novità tra gennaio e marzo, mentre con lo shopping online ci sono offerte periodiche.

Per esempio, con le promozioni back to school emanate per quest’estate si abbinano anche sconti paralleli nel settore dell’elettronica, cuffie incluse

Nell’incertezza di nuove chiusure, per il ritorno a scuola Amazon ha messo alcuni prodotti in sconto anche per le lezioni a distanza. Con la possibilità di riscattare un supporto tecnologico a studenti e docenti, sono stati attivati degli sconti paralleli per potenziare ulteriormente la postazione. Modelli Sony come le cuffie in-hear WH-1000XM3 sono per ora in saldo. Queste cuffie wireless insonorizzate sono ottime per isolarsi in casa e ascoltare senza essere disturbati. La tecnologia QN1 HD Noise Cancelling assicura un’eliminazione del rumore esterno quasi totale, rendendole anche delle buone cuffie per lo studio.

Il modello ha una risposta in frequenza di 20 Hz - 20.000 Hz con campionamento a 44,1 kHz e 20 Hz - 40.000 Hz con campionamento LDAC a 96 kHz, 990 kbps, un’impedenza di 47 Ohm e una sensibilità a 104,5dB/mW col cavo.

Sempre sullo stesso tema, un altro modello prodotto da Sony, l’auricolare WF-1000XM3, condivide la stessa tecnologia dell’WH-1000XM3 per quanto riguarda l’isolamento acustico, con in più la comodità di essere maneggevole e pratico. 

Il concept di base è stato pensato come diretto agli sportivi, ma il suo tratto distintivo, la tecnologia QN1 Hd Noise cancelling, rende il modello adatto per isolarsi dal rumore eccessivo. Il case è ricaricabile via cavo usb type-c, e conserva l’energia per poter ridare carica alle cuffie fino a tre volte. Ha la quick recharge, una risposta in frequenza pari a 20 Hz - 20.000 Hz con campionamento a 44,1 kHz. I driver sono di 6mm a cupola (bobina CCAW).

Anche questi auricolari sono scontati al momento. Per l’acquisto di una cuffia ci sono ovviamente altre caratteristiche da prendere in considerazioni oltre i dati tecnici, l’isolamento sonoro e le promozioni in atto. Andiamo a vederle:

Meglio cavo o Wireless?

Non c’è una risposta assoluta, dipende dalle preferenze e dal tipo di utilizzo. Tendenzialmente, se si è preoccupati del timing, di distorsioni o l’idea di una cuffia a batteria mette troppa ansia, conviene evitare modelli wireless.

La differenza sostanziale è il livello di comfort dato dall’assenza di fili, che è più alto, contro un suono migliore e senza rischio di distorsione, che viene dato dal cavo.

Modelli pensati per la registrazione professionale, come l’MDR-7506, hanno come tratto distintivo la mancanza di wireless in favore di un cavo Unimatch placcato in oro. In questo caso, l’assenza di una connessione wireless è uno statement riguardo al prodotto che una mancanza.

Caratteristiche tecniche da tenere in considerazione

Prima di cominciare, è bene almeno prendere confidenza con le scritte che troveremo sui dati tecnici dell’oggetto che andremo ad analizzare. Queste sono le proprietà principali da conoscere per farsi un’idea della qualità del prodotto:

Risposta in frequenza

È il valore tra l’intervallo di frequenza che la cuffia copre, si esprime in Hert (Hz). Una cuffia di qualità ha una risposta in frequenza ampia e un gap basso.

Gap

Il numero di decibel (dB) entro cui le cuffie riescono a rimanere su tutto l’intervallo di frequenza. Minore il gap, migliore il suono. Per valutare le specifiche di un modello è bene sapere che l’orecchio umano percepisce i suoni tra i 20 e i 20.000 Hz.

Sensibilità

La sensibilità è il livello di pressione sonora, ovvero il volume che le cuffie sono capaci di produrre. In altre parole è il volume di ascolto espresso in decibel (dB). Senza approfondire troppo, diciamo che il volume non è sinonimo di qualità, ma solo di potenza. 

In generale, una buona cuffia ha una sensibilità che si aggira attorno ai 94dB, sotto gli 85 e sopra i 104 non serve se non per scopi professionali.

Impedenza

L’impedenza è la resistenza esercitata dalle cuffie nei confronti del segnale audio, il valore è espresso in Ohm. L’impedenza rende migliore la qualità del suono, ma ne diminuisce la potenza. 

Impedenza e sensibilità sono in un rapporto di proporzionalità inversa. Il valore per delle cuffie quotidiane dovrebbe essere tra i 24 e i 32 Ohm. Le cuffie pensate per lo studio musicale hanno di solito Ohm alti.

Driver

I driver sono il componente che emette fisicamente il suono. Generalmente un discoide di materiale metallico assemblato dentro i padiglioni delle cuffie. Sono i responsabili della trasformazione della corrente in entrata in suono. Hanno una grandezza variabile tra i 6 e i 100 mm, e possono essere dinamici, planari magnetici ed elettrostatici. Come regola generale, più è grosso il disco, migliori saranno i bassi.

In conclusione

Sono molti i fattori da tenere in considerazione se vogliamo trovare il modello di cuffia che si adatta a noi, ed è innegabile che questo richieda del tempo passato a valutare le caratteristiche di vari modelli.

Come ultimo suggerimento, non resta che consigliare di cercare, quando possibile, di fare un test audio prima dell’acquisto.